Quel che noi abbiamo di meraviglioso

gio.✎

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Quel che noi abbiamo di meraviglioso, a volte, ce lo scordiamo.
È dietro l’angolo, comodo, spesso troppo snobbato. Cerchiamo altrove quel che può farci felici qui, e più lontano del necessario ciò che può riempirci gli occhi di stupore e condizionarci negli anni a venire.
Io quest’estate ho fatto il pieno di meraviglia. Ve lo racconto. 🙂

Quel che noi abbiamo di meraviglioso si trova agli Scavi Archeologici di Ercolano.

"È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato". (A. Roy) “È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato”. (A. Roy)

Ercolano è una bolla immobile di passato congelata nella roccia vulcanica. È una fossa ferma a duemila anni fa contornata, più su, dal presente: case, strade, persone, vite frenetiche, funzioni religiose e civili che si susseguono tra gli impegni di tutti i giorni. Come sopra, così sotto. Sotto, però…

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Occhi

lemieemozioniinimmaginieparole.

 

occhi (2)

M’inoltro nelle viuzze del mio quartiere,

 incontro gente che và e gente che viene,

 mi diverte osservare il loro andare.

 Seduto sullo scalino della chiesa

 un mendicante .

 Li di fronte c’e un bar

 decido di prendere un caffè.

 Mi siedo e continuo ad osservare quel signore

 forse uno dei tanti che oggi sono senza lavoro,

 a modi gentili e non è invadente.

Noto che ogni volta che un passante si trova in difficoltà,

 lui è pronto ad porre aiuto.

Spesso allontanato quasi con disprezzo

 me ne dispiaccio.

 Penso… proprio vero l’abito non fa il monaco .

Tanta gente cosi detta… da bene

 non hanno un pizzico di  luce negli occhi .

 I suoi sono due fari luminosi come la sua anima.

  

Franc@

 

 

Tema “ l’abito non fa il monaco “

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Solo per profitto ?

Scarpe con suole di vento

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Certo, meno fortunati nati in angoli del mondo e non abbienti avrebbero qualcosa da ridire ma il punto sul quale riflettere è : davvero questa cultura del profitto come unica via di sopravvivenza è quella corretta? Da quasi quindici anni ogni azione dei vari governi punta ad investire solo su progetti ed azioni che debbano avere ritorni economici; le famiglie prediligono, indirizzando quando possono, studi tecnici o economici per i loro figli con la convinzione che tecnologia e finanza rappresentino la sopravvivenza del futuro, garantendo benessere e potere. Ma che genere di società stiamo creando o parzialmente abbiamo già attorno a noi ? Una delle mie filosofe mondiali preferite Martha C. Nussbaum descrive benissimo il mio pensiero in una pagina del suo libro :

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